Nazionalisti a Milano: “La grande battaglia per la civiltà è cominciata”

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Come annunciato, si è tenuto questo pomeriggio l’evento “Europa, Una Grande Libera”, organizzato a Milano da Forza Nuova. Oltre cinquecento gli ospiti arrivati da tutto il continente: non più,
alla sala del Centro Congressi della Provincia in via Corridoni, prima concessa e poi negata assecondando le minacce dei facinorosi di Sel e del PD.

Il “Movimento nazionalista dei popoli europei” propone una visione di un’Europa identitaria. Un’Europa delle Nazioni e delle tradizioni, opposta a quella rappresentata dalla Ue.

Nick Griffin, nazionalista inglese, fa un interessante parallelo. Per lui, tutto è iniziato ai tempi delle guerre dell’oppio di metà Ottocento, quando “gli inglesi hanno cominciato ad esportare l’oppio in Cina. In poco tempo il 90% dei cinesi che abitava le coste era totalmente dipendente da questa droga. Il governo cinese avrebbe così imposto uno stop agli inglesi, che però preferirono portare ben due guerre in Cina. Così, la Hong Kong and Shanghai Banking Corporation fece un sacco di soldi. E chi era il proprietario di questa banca? Il trisnonno di David Cameron, Ewen Cameron”. Per questo, dice Griffin, “già oltre 100 anni fa l’ideologia anglo-sionista era alla base della disintegrazione sociale”.

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Gonzalo Garcia Martin, di Democracia Nacional, afferma che “è il sistema delle banche a finanziare l’immigrazione che invade le città d’Europa, da Lampedusa a Ceuta e Melilla. Tutto ciò è organizzato dal Nuovo Ordine Mondiale che vuole colpire le città che hanno dato la cultura all’Europa”. E ancora più severo è il giudizio di Udo Voigt, europarlamentare di Npd, “dobbiamo proteggere l’Europa dall’immigrazione. Non vogliamo l’influsso di culture che non appartengono alla nostra tradizione”.

Fiore vede uno stretto legame tra la disintegrazione etica e quella socioeconomica. Secondo lui, la Ue è “un’Europa dei matrimoni gay che portano caos sociale e quindi crisi economica”.
Per opporsi, dice, dobbiamo guardare alla Russia: “nel 1989 è realmente iniziata la storia di una nuova Russia, che si ribella al potere mondiale e che ora gli americani cercano di sottomettere con la guerra. Ci hanno provato in Siria, poi in Ucraina, cercando il casus belli, ma non ci sono ancora riusciti. La Russia capisce che ha a che fare con un potere maligno religioso, economico e sociale”.
“Ci stanno raccontando che la Russia è contro l’Europa, ma la Russia è Europa e ha delle profezie che guardano al futuro: potrebbe davvero essere la terza Roma. Siamo stati profeti sull’immigrazione e siamo profeti sulla Russia”.

Si può concludere con le parole dello svedese Stefan Jacobsson: “La grande battaglia per la nostra civiltà europea è appena cominciata. È la battaglia per i valori e per le tradizioni”.

A voi sembrano estremisti?

 

 




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